Diari di un viaggiatore
Diario di Venezia
Venezia, 13 Ottobre 2016
€ 9.40 Treno TE-Venezia
e 1.55 Cartolina + francobollo
Partenza alle 9:35 dalla stazione di
Terme Euganee
Arrivo alle 10 e qualcosa alla stazione
di Venezia Santa Lucia
Il tempo non è bello, ieri era una
bella giornata ma oggi il cielo è coperto, verso mezzanotte sentirò
piovigginare, il giorno dopo pioverà abbondantemente
Il viaggio in treno è piacevole, alla
fermata di Padova si liberano parecchi posti e così prendo un posto
al finestrino che guarda nella direzione di marcia e quello della
fila sinistra perché è quello che ha la vista che preferisco quando
arrivo a Venezia
All'arrivo alla stazione di Santa Lucia
noto una ragazza che mi è sembrato che mi guardasse. Ho cercato di
incrociare il suo sguardo ma lei non me lo ha concesso
biondina, capelli raccolti in coda,
giovane slanciata ma piccolina forse alta quanto me, occhi
leggermente sporgenti, chiari, giovane
Per andare alla toilette si deve
pagare, è una cosa infame...
Vado avanti e indietro in cerca
dell'ufficio informazioni
Sono due sportelli alla sinistra delle
biglietterie separati da un mezzo muro
A. non c'è, non la vedo
Allo sportello c'è una sua collega,
credo
Prendo un biglietto e aspetto ma il
numero del display non cambia mai...
Idea: le lascerò il biglietto con le
domande che mi sono preparato
Un'assistente ai clienti si avvicina
allo sportello dove è la collega di A. per conferire poi se ne va ad assistere i
clienti alle biglietterie automatiche
Idea: chiedo a lei di A. ma per parlarle devo aspettare che si
accorga di me che alzo la mano più volte.
Si accorge di me ma lei sta lavorando e devo aspettare
il mio turno.
Quando tocca a me le chiedo di A. lei mi
rimanda allo sportello
Insisto che sia lei a portarle il messaggio dicendole che il display sembra bloccato ma lei è irremovibile
Il numero del display è cambiato,
allora funziona!
Evidentemente era qualche cliente che ci ha messo tanto, troppo, direi...
Per parlare con la sua collega devo
aspettare il mio turno ma cosa le chiedo?
aspetto il mio turno
dopo il display si è sbloccato, i numeri cambiano più
rapidamente, nel frattempo ci sono state diverse rinunce
Tocca a me “Cercavo A. ma non c'è
posso lasciarle un messaggio?” e porgo il programma alla donna allo
sportello
Sui quaranta, capelli scuri forse
tinti, divisa scura, minuta, magrolina, ...
Esco dalla stazione e sono investito
dall'odore di Venezia, nostalgia del 1990
Nel 1990 avevo una supplenza in una scuola di Cannaregio. Anni fa ero tornato per lasciare una domanda ma la scuola non era più lì, era stata trasferita
Vado verso il ponte di Calatrava, lo
attraverso, sono indeciso se fare delle foto
In cima al ponte vedo che di là c'è
Piazzale Roma, non me lo ricordavo eppure ho attraversato il ponte
due volte, una con V. e una da solo
Passando dall'altra parte incrocio una
ragazza che a fatica sale il ponte trascinandosi due grossi trolley,
uno giallo e uno rosso, faccio una battuta, un tale si offre di
aiutarla ma rifiuta, insiste e girandomi vedo che la ragazza cede...
Do un'occhiata da sotto il ponte per valutare se vale la pena di fare una foto...
No, vado avanti...
Faccio una foto a un insieme di alberi
che svettano dietro un muro dall'altra parte del canale
poco più avanti una donna con un lungo vestito nero, elegante, truccata, sorridente, posa per un fotografo, forse è
una Vip, qualcuno si gira a guardare incuriosito, mi affretto ad
attraversare il ponte che è dietro di lei per non rovinarle la
foto...
Sulla vetrina di una lavanderia sono
esposte delle cartine di Venezia, piccole ma leggibili, studio un
percorso per arrivare dalle pari dell'Accademia, sulle fondamenta di
fronte alla Giudecca
Un ponte copre la vista su un canale
che corre parallelamente, prima di attraversarlo, sbircio per vedere
cosa c'è, decido di andare per di là
Sulle fondamenta c'è diversa gente che
va
poco dopo il ponte incontro lo sguardo
di una ragazza e quella mi sorride
Non faccio in tempo ad elaborare una
reazione che mi è già passata dietro
Non mi giro, sono ancora stordito per
la sorpresa...
Ho già dimenticato il percorso che
avevo individuato sulla cartina ma arrivo lo stesso sulle fondamenta
sul canale della Giudecca dopo una lunga camminata in cui ho l'impressione di riconoscere qualche luogo
Faccio qualche foto alla Giudecca
mentre mi dirigo a passo lento verso la punta dove è la Madonna
della Salute
Ogni tanto mi fermo a fare una foto
In un elegante palazzo che si affaccia
sulle fondamenta è ospitato un dipartimento della Ca' Foscari,
l'università di Venezia
Non presto molta attenzione alla targa
che indica i dipartimenti o le facoltà che sono ospitate...
Non ho fretta, provo ad entrare, c'è
gente dentro, studenti e una reception con delle impiegate, in piedi,
forse una è seduta, distanti fra loro, parlano o aspettano qualcosa,
non fanno caso a me
ci sono dei tavoli con dei depliant
informativi ma non ci presto attenzione, speravo di usare una
toilette a sbafo ma non il coraggio di andare verso il corridoio ed
esco sullo scivolo che corre lungo il palazzo e riporta alle
fondamenta
dopo di me esce una ragazza che mi
supera passando alla mia destra nello spazio fra me e le pareti del
palazzo
Sei studente?
Mi risponde e mi chiede perché, ho
bisogno di informazioni? È gentile...
No, solo curiosità
È più avanti di me, un metro e le
dico che io ho già fatto l'università
Cosa studi?
Linguistico economico o aziendale, mi
par di capire... non ricordo...
Non linguistico solo ma qualcosa di più
complicato...
E tu? (o Lei), mi ha dato del tu o del
Lei?
In cosa sei (o è) laureato
astronomia a Padova, ma anche qui alla
Ca' Foscari, ho fatto la scuola di specializzazione, la SSIS, ho
preso il diploma circa dieci anni fa...
ma non ne ha sentito parlare, oggi per
prendere l'abilitazione si segue un percorso diverso...
Sto andando a San Marco e le dico che
può andare
Arrivederci
Arrivederci, grazie - aggiungo
Giovane, carina, forse trucco sugli
occhi, sottilissimo anello al naso, capelli scuri, alta quanto me, un
po' più piccola di corpo di quella che ho visto prima e che mi aveva
sorriso
La seguo con lo sguardo mentre si
allontana da me mentre lentamente le vado dietro, stivaletti, calze o
pantaloni stretti nere o neri, cammina con le braccia incrociate sul
davnti per stringere la sua borsa
la perdo di vista, confusa tra i passanti che, in verità non sono tanti... deve essere svoltata in qualche calle...
faccio ancora delle foto alla Giudecca
nel Canale ci sono parecchi natanti,
lontano, più vicino alla Giudecca navigano dei grossi traghetti,
vanno in direzioni opposte e si incroceranno
Vado sempre dritto, la prossima tappa è
il ponte dell'accademia perciò a un certo punto svolto per le calli
in direzione perpendicolare al Canale
dopo tanto gironzolare sono in vista di
uno spazio di laguna ampio, Il Canal Grande?
No! è il Canale della Giudecca
Mi viene un dubbio, osservo meglio le
fondamenta davanti a me e riconosco il ponte con lo scivolo che avevo
attraversato prima!
Ho girato in tondo
Alla faccia del mio grande senso
dell'orientamento come me lo invidiava R., la mia ex, che di
orientamento ne aveva ben poco
E adesso?
Vado sempre dritto così non sbaglio
Foto alla madonna della Salute vista da
dietro, dalle fondamenta sul Canale della Giudecca
Raggiungo la punta della Salute dove è
una costruzione con alte e grosse colonne bianche e che merita una
foto
Finalmente ritrovo il Canal Grande
Sull'altra riva svetta il campanile di
San Marco e poco più in là sorge il palazzo ducale, ci sono dei
turisti in posizioni strategiche che fanno foto al paesaggio e ai
loro compagni/compagne
La Madonna della Salute è più avanti,
altri turisti che fanno foto e coppia di cinesi (o giapponesi, boh?)
che avevo incontrato anche prima, cerchiamo di non intralciarci
ho fatto foto alla grande chiesa, non
ci sono entrato, quasi quasi me ne pento ma è stato meglio così...
Alla fermata del vaporetto (i veneziani
dicono vaporino) c'è una cartina della zona ne faccio una foto, dal
vaporetto che si è fermato scende una marea di viaggiatori ma io non
sono di intralcio, non sale nessuno...
E adesso all'Accademia
Stavolta non sbaglio anche se c'è più
di una calle cieca e in una pare che ci siano cascati dei turisti, ma
sono impegnati a far foto, altri che sopraggiungono sono incerti
Il Ponte è affollato, tanti turisti
stazionano e fanno foto, ai compagni/e o a sé stessi, c'è spazio
anche per me per fare una foto dal ponte con vista sul Canal grande
Catturo una foto anche a uno stormo di
uccelli che appare in cielo
E adesso San Marco
Dopo una svolta vengo bloccato da una donna che mi chiede di firmare qualcosa
Al mio rifiuto, insiste, "una firma contro la droga"
"Io non sono contro la droga" - ribatto e rinuncia al mio inseguimento
Ho bisogno di andare in bagno e
vagheggio di entrare in qualche locale e chiedere delle toilette in
cambio comprerei un pasta, non bibite o caffè che mi fanno
pisciare...
Non ho il coraggio di mettere in
pratica l'idea mi rassegno al fatto che sarà sempre più difficile
trovare un posto tranquillo adesso che sto andando verso San Marco
Mi fermo a guardare delle cartoline
esposte fuori, costano solo 60 c., dopo che una turista ha smesso di
cercare ed è passata ad altro...
Ho intenzione di trovare una cartolina
con la madonna della salute da mandare a mia madre
Eccola
Entro nel tabacchino che fa anche il
lotto e vende parecchie chincaglierie da turisti...
C'è solo un tale che è entrato un
attimo prima di me e quindi la tabaccaia lo serve per primo, non c'è
nessun altro dopo di me
Ci mette un sacco per fare le sue
puntate, mi sposto per farmi notare, la tipa viene nascosta dal
catafalco del lotto,
Mi ha visto, dal banco del lotto viene
all'altro
Bionda, forse tinta, forse no, sui
cinquanta, occhi forse azzurri, fisico asciutto
Dica signora?
Signore, la correggo io, serio...
Mi scusi
Chissà perché, aggiungo ma la donna
non sa cosa dire...
Non è la prima volta, mi è successo
all'Aliper di Abano anche più di una volta ma non ricordo di altri
supermercati, forse in qualche altro negozio...
Come mai la gene che non mi guarda
direttamente pensa che io sia una donna?
Forse il taglio dei capelli, o il fatto
che, di solito, al supermercato vanno le donne
Ma qui al tabaccaio? Uhmmmmmmmmmmmmmmmm
Non è che mi dispiaccia, non ho niente
contro le donne, anzi le rispetto e il più delle volte le temo anche
se oggi ho avuto già due sorprese...
Chiedo quanto viene un francobollo per
cartolina
per l'Italia?
(ci mancherebbe pure che non sono
italiano, se poi dico che sono meridionale, quella si dirà che non
ne viene una giusta)
Pago ed esco finalmente dal negozio
Una mamma parla ad alta voce con una
bimba vivace che è più avanti di lei
la incrocio, parla con forte accento
leccese
Noi meridionali ci facciamo notare
subito, ne ho incrociati diversi nella giornata
Avvicinandomi a San marco aumenta il
viavai dei turisti,
Cìè stato un momento in cui ho
incrociato un flusso di turisti che venivano tutti nella stessa
direzione, ho riconosciuto il francese nelle parole di una coppia di
amiche, non mi sembrava che fosse una comitiva
Da un canale giunge la voce di un
gondoliere che canta, più avanti ce n'è un altro, che canta O sole
mio, c'è un assembramento di turisti ma anche gente di passaggio
come me qualcuno sorride... altri sono indifferenti
il piazzale è affollatissimo ma c'è
spazio per camminare alla larga della gente
Prima di arrivare, faccio una foto alla
piazza da dietro il colonnato, la gente appare come delle sagome nere
nello schermo della fotocamera
Faccio foto anche dall'interno della
piazza alla basilica e al campanile
Sulle locandine si parlava di un drone
che si era schiantato sul campanile ma non vedo tracce di danni...
sarà stato un drone di piccole dimensioni...
Lascio San Marco e mi dirigo verso
Rialto, il flusso di turisti è intenso
in una calle stretta la circolazione si
ferma c'è qualcosa che ostruisce il passaggio...
La segnaletica da queste parti è
buona, in qualche caso non c'è ma indovino la direzione da
prendere...
I gelati qui costano due euro una
pallina, pero!
A Rosolina una pallina costava 2 euro e
cinquanta ma c'è da dire che nella gelateria dove io e N. siamo
andati la pallina era bella abbondante
Ma non mi lascio vincere dalla
tentazione, la mia taccagneria è più forte! Mangerei volentieri un
trancio di pizza di quelli esposti in diverse vetrine che ho trovato
lungo il giro
Avevo pensato di portarmi dei crackers
da casa ma li ho dimenticati lì
Ecco Rialto, non che lo veda bene, lo
indovino, anche qui parecchia folla ma si passa agevolmente
Decido di attraversare il ponte perché
avverto stanchezza, oltre al bisogno di toilette che mi tormenta da
quando sono sceso dal treno, e da questa parte la strada per arrivare
in stazione è più breve
Anche qui i segnali sono abbondanti, da
un ponte faccio una foto a dei panni stesi
Trovo un campo con delle panchine, una
è libera completamente e la prendo
mi fermo a scrivere le cartoline
Non sono le prime panchine che vedo qui
a Venezia, pensavo che non ce ne fossero invece sono rare ma ci sono!
Non ricordo da quale parte avevo visto
le altre panchine, erano rosse, nella zona c'era poca gente, forse
prima dell'accademia
Per imbucare le cartoline mi tocca
arrivare alla stazione, non ne vedo in giro...
Seguo i segnali senza lasciarmi tentare
dalle calli dove si comincia a vedere il Canal grande, sono cieche!
Portano solo agli approdi
Finalmente arrivo al Ponte degli Scalzi, ancora turisti, foto, nel canale parecchi natanti
Attraversando prima un ponte ho fatto
una gran fatica, sono proprio stanco
Faccio l'ultimo sforzo
All'esterno della stazione vedo le
buche delle lettere e infilo la cartolina per mia madre
Entro in stazione e consulto il grande
tabellone degli orari ho il treno fra sette minuti
Vado a vedere se c'è A. No, gli
sportelli sono chiusi, ci sono due tipi del personale, che vanno e
vengono e spero che si accorgano di me così parlo con loro, niente,
mi ignorano del tutto...
Sento l'annuncio della partenza del mio
treno perciò rinuncio all'ultimo tentativo di chiedere informazioni
e schizzo via dalla sala attraverso la porta a vetri automatica per
andare verso i treni
Prendo posto abbastanza avanti per non
fare molta strada alla discesa
Le toilette sono chiuse
Il treno parte
Foto con lo smartphone al binario parallelo a
quello su cui viaggio per associarlo a mia nipote e consorte
Avrei preferito un'isoletta della
laguna ma ormai stiamo arrivando a Mestre
Dopo che il treno è ripartito una
ragazza va alla toilette
È aperta, mi meraviglio perché non ho
visto il controllore che sbloccava le porte, forse c'è un
dispositivo automatico o azionato da distanza
Poco dopo che la ragazza ha liberato la
toilette vado io e mi libero finalmente...
Non c'è molta gente che viaggia,
all'andata il treno era quasi pieno e c'erano comunque dei posti
liberi...
Finalmente arrivo a casa, sono quasi le
due, preparo un'insalata e mi scaldo un trancio di pizza, dopo aver
mangiato mi butto in letto per leggere, fare un solitario con le
carte, dormire un po'...
Tutto sommato sono contento, ha fatto
qualcosa...
Spero che A. riceva il biglietto che ho
infilato nel programma, che lo legga e decida di scrivermi
all'indirizzo mail che ho lasciato sul retro
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